Onism: la consapevolezza dell’impossibilità, nella propria vita, di vedere tutti i luoghi del mondo.

L'aeroporto, luogo simbolo del viaggiatore.
L'aeroporto, luogo simbolo del viaggiatore.

“Non sono capace di concepire l’infinito, eppure non accetto la finitezza. Vorrei che questa avventura che è lo scenario della mia vita continuasse senza fine.”  (Simone de Beauvoir)

Lo sappiamo. Siete tutti dei viaggiatori incalliti, programmate la vostra vita in funzione del prossimo viaggio, della prossima meta, sapendo che il vostro obiettivo non è la meta in sé ma l’esperienza da vivere.

Uno degli obiettivi principali del viaggiatore, che poi li avvicina inevitabilmente alla sindrome di wanderlust, è di conoscere e vedere più posti possibile al mondo. Lo dimostra la moda di mettere il numero degli Stati e le bandierine dei paesi visitati sui propri profili social, soprattutto su Instagram.

Ma per tutto questo esiste il rovescio della medaglia. Bello conoscere tanti paesi, scoprire nuove città e paesaggi naturalistici mozzafiato. Ma quanti saranno i posti che riusciremo a vedere nella nostra vita?

In attesa del prossimo viaggio.
In attesa del prossimo viaggio.

Per la rubrica “Le parole di Latitudini” andiamo a conoscere una parola di origine danese, molto utilizzata nel mondo anglosassone. “Onism” identifica la “consapevolezza della piccola parte del mondo che è possibile conoscere durante tutta una vita”.

Il termine descrive la frustrazione di vivere in un solo corpo che vive in un solo luogo alla volta. Voler essere contemporaneamente in più posti perché cresce sempre più la consapevolezza di non poter visitare nella propria vita tutti i luoghi del mondo.

partenze
partenze

Immaginate di stare in piedi davanti al monitor delle partenze di un aeroporto, dove lampeggiano costantemente nomi strani, che magari conoscete per sentito dire o di cui non avete mai sentito parlare, come fossero una serie di codici segreti per una nuova esplorazione.

Ad un certo punto nasce e cresce la consapevolezza dell’impossibilità fisica e reale di poter visitare tutti i luoghi del mondo ed ognuno di questi nomi sul monitor rappresenta una cosa che non avrete mai la possibilità di vedere prima di morire.

You are here
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Mentre la freccia della mappa indica “tu sei qui”, il mondo intorno aspetta solo di essere scoperto da te, ma ti rendi conto che non riuscirai a vederlo tutto.

La realizzazione mentale che vedremo solo un pezzo molto piccolo del mondo, nonostante la nostra spasmodica e continua ricerca, può essere devastante per alcuni viaggiatori. Onism è la parola che racchiude questo sconforto, curabile molto probabilmente con l’adrenalina e la dopamina attivate da un nuovo viaggio.