L’Italia immaginata alla radio: alla scoperta di Latisana e San Stino di Livenza.

Santo-Stino-di-Livenza_centro
Santo-Stino-di-Livenza_centro

Il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì.
(Ippolito Nievo)

Vedo contrasti e colori taglienti, con la pianura che si spinge fino ai piedi delle Alpi: i luccichi metallici dell’aria marina si incontrano con le ombre violacee scendenti dai monti.
(Guido Piovene)

Nel nostro viaggio in giro per le autostrade d’Italia siamo oggi tra Veneto e Friuli, per la precisione sulla A4, detta anche Serenissima, un’autostrada italiana che attraversa da ovest a est l’intera pianura padana, partendo da Torino, passando per Milano, Venezia e terminando a Sistiana, frazione del comune sparso di Duino da cui prosegue verso Trieste.

La nostra curiosità auditiva ci ha portato, tramite le emittenze di Isoradio, ad ascoltare il nomi di San Stino di Livenza e Latisana, facendoci indagare questa parte d’Italia nord-orientale.

San Stino di Livenza (San Stin in veneto ed in friulano occidentale) è un comune italiano di circa 12 mila abitanti della città metropolitana di Venezia in Veneto.

Il territorio comunale presenta una forma allungata che si sviluppa da nord-ovest a sud-est ed è delimitato dai corsi dei fiumi Livenza e Malgher.

fiume-livenza
fiume-livenza

Una volta i fiumi erano vie di comunicazione importanti per la zona ma oggi vengono utilizzati oramai prettamente solo per scopi turistico-ricreativi, è il fiume Livenza che, tranne brevi tratti, risulta navigabile dalla foce (a Caorle) fino a Pordenone (attraverso il Meduna).

San Stino di Livenza è divenuto un centro residenziale che attrae anche turismo.

Procedendo, invece, verso sud e seguendo il corso del fiume Livenza, il paesaggio muta assumendo i tratti caratteristici delle aree bonificate, fra le quali la bonifica delle Sette Sorelle.

bonifica delle sette sorelle
bonifica delle sette sorelle

Qui è quasi obbligatorio fare un riferimento storico.

Circa 7000 anni fa iniziò a delimitarsi dalla laguna di San Stino – Caorle il fiume Livenza grazie ai detriti delle montagne bellunesi, valli del Cellina, Meduna e Piave.

Il territorio a sud della città, bonificato tra l’Ottocento e il Novecento, era chiamato Sette Sorelle: il luogo, denominato inizialmente Gastal di San Stin, fu diviso infatti nel 1687 tra le 7 figlie del signorotto proprietario dei terreni.

La parte nord era attraversata da un’importantissima via di comunicazione dell’epoca, la via Annia, che collegava Roma a Bisanzio e della quale si ha notizia tramite i resti di un ponte in pietra sul Livenza ritrovati nel 1883.

via Annia san stino di livenza
via Annia san stino di livenza

Intorno al X secolo d.C. nei pressi di un antico insediamento romano, venne costruito il Castello dalla famiglia dei da Prata, attorno al quale in seguito sorgerà l’abitato di San Stino di Livenza.

Per un lungo periodo l’ubicazione di San Stino, lungo il fiume Livenza si dimostrò strategicamente importante, in quanto ai confini tra Venezia, il patriarcato di Aquileia, i domini trevigiani e quelli dei da Camino.

La toponimia del nome San Stino deriva dal nome del patrono della città: Santo Stefano, in tempo medioevale il nome della città da Santo Stefano di Livenza fu storpiato dagli abitanti diventando Santo Steno arrivando ad evolversi nel tempo in Santo Stino anche se generalmente era chiamato San Stino.

Dal 2011 la città si chiama ufficialmente San Stino di Livenza.

Proseguiamo sulla A14 verso est e usciamo, dopo circa una mezz’ora di tragitto autostradale, a Latisana.

Latisana (Tisane in friulano) è un comune italiano di circa 13 mila abitanti nella provincia in Udine, in Friuli-Venezia Giulia.

Passeggiare in Piazza Indipendenza, nel centro storico cittadino, ci permette di cogliere fin dal primo istante il carattere veneto di questa piazza e dei suoi edifici, con portici e cornici in pietra d’Istria che rivelano lo stretto rapporto esistente in passato tra Latisana e l’aristocrazia veneziana.

piazza indipendenza al mattino
piazza indipendenza al mattino

La cittadina si trova nella bassa pianura veneto-friulana, sulla sponda sinistra del basso corso del fiume Tagliamento e fa parte della regione storico-geografica della Bassa Friulana.

A ovest, il fiume Tagliamento costituisce la maggior parte del confine con il Veneto (San Michele al Tagliamento) mentre verso sud il comune è lambito dal canale navigabile Litoranea Veneta, che lo separa da Lignano Sabbiadoro, nota località turistica.

latisana_pianura
latisana_pianura

Una curiosità sul tratto sulla Laguna di Marano, che comprende l’area umida della Valle Pantani: la località di Isola Picchi, appartenente al comune di Latisana, è situata sulla sponda destra del Tagliamento e pertanto è accessibile solo dal Veneto, costituendo quindi una quasi enclave.

L’origine romana di Latisana è attestata dal suo nome prediale, ossia derivato da quello del colono romano che si chiamava Atisius o Tisius, probabilmente un ex legionario di rango, al quale fu assegnato un fondo durante il periodo della centuriazione dell’agro aquileiese.

La prima citazione ufficiale è del 17 luglio 1072 in un documento ufficiale che cita tale “miles Marcqwart de Lantesana”, ovvero cavaliere Marquardo di Latisana, come facente parte degli illustri personaggi al seguito del patriarca di Aquileia Sigeardo.

Da ricordare il passaggio da Latisana, il 10 dicembre 1948, dello scrittore e futuro premio Nobel per la letteratura Ernest Hemingway, che con alcuni amici si stava recando da Codroipo a una battuta di caccia.

A Latisana, nei pressi dell’incrocio delle “Quattro Strade” (ora Piazzale Osoppo), incontrò per la prima volta la sua futura amante Adriana Ivancich.

Questo evento è stato narrato nel romanzo “Di là del fiume e tra gli alberi”, pubblicato nel 1950 e il luogo dell’incontro è oggi segnalato da una targa commemorativa, installata in occasione del 70º anniversario dell’avvenimento.

Nel 1970 venne completata l’Autostrada A4 Venezia – Trieste, che serve anche Latisana con il suo omonimo svincolo (completamente ricostruito 2 km più a est nel 2009). Nei primi anni settanta iniziò lo sviluppo del porto turistico di Aprilia Marittima, situato sulla Laguna di Marano.

Altra curiosità: nel 2006 è stato aperto al pubblico, lungo il fiume Tagliamento fra il capoluogo e la frazione di Gorgo, il Parco dei Pappagalli, parco unico in Europa nel suo genere in cui erano ospitati moltissimi esemplari di pappagalli provenienti da varie parti del mondo. Tuttavia il parco ha chiuso definitivamente nel 2013 a causa di difficoltà economiche e ora si trova in stato di abbandono.

parco-dei-pappagalli
parco-dei-pappagalli

All’interno del contesto cittadino da visitare il Duomo di San Giovanni Battista e la Chiesa di Sant’Antonio di Padova che all’interno permettono di osservare una pala di Paolo Caliari, detto il Veronese e una attribuita a Domenico Tintoretto.

Una visita dall’esterno merita anche il Tempio Gaspari, uno dei meglio conservati esempi di neoclassicismo in Friuli.

Riposarsi all’ombra degli alberi secolari del Parco Gaspari.
Il 16 gennaio 2008, in seguito a un altro evento di maltempo, è crollato un famoso albero secolare nel Giardino Rossetti (ex Peloso-Gaspari), nei pressi dell’oratorio parrocchiale in Via Vendramin. Si trattava di un esemplare di Zelkova Crenata (o Olmo del Caucaso), piantato nel 1792 dall’agronomo Gaspare Luigi Gasperi, di ritorno da un viaggio in Asia. Al momento del crollo, con un’altezza di 42,35 metri e una circonferenza di oltre 9 era l’albero più alto e più grosso di tutto il Friuli-Venezia-Giulia.

Zelkova di Latisana
Zelkova di Latisana

Fuori porta da non perdere la Laguna di Marano, passando dal porto di Aprilia Marittima e con una vista che permette di vedere fino a Lignano.

Finire la giornata passeggiando al tramonto lungo l’argine del fiume Tagliamento, lasciandosi incantare dal gioco di luci del sole riflesso sulle limpide acque del fiume. Da qui si può scorgere, guardando verso San Michele al Tagliamento, la Villa Ivancich, luogo che fu testimone dell’amicizia tra Adriana Ivancich e il famoso scrittore Ernest Hemingway e di cui abbiamo già narrato il primo incontro a Latisana.

passeggiare sul tagliamento
passeggiare sul tagliamento

Per la sera quasi d’obbligo godersi un buon bicchiere di vino in una delle aziende vitivinicole della zona D.O.C. Friuli Latisana o una ricercata birra artigianale locale.