“E dietro le colline si ergevano montagne, e dirupo dopo dirupo si sono erte molto in alto fino all’orizzonte. Invaso da crescente gioia, io sono stato in quel luogo e ammiravo il suggestivo paesaggio.
(Caspar David Friedrich presso il Basteibrücke)
Una delle meraviglie del viaggio in Germania: risalire il fiume Elba.
In auto, in treno, in bus, a piedi, meglio ancora in bicicletta.
Sì, perché qui si trova la pista ciclabile più bella d’Europa.
Si chiama Elberadweg, la pista ciclabile del fiume Elba, unanimemente considerata la pista ciclabile più bella e più lunga d’Europa.
Ben 840 chilometri da Cuxhaven, sul mare del nord, appena fuori Amburgo, fino a Dresda e alla frontiera con la Repubblica Ceca, nella Svizzera Sassone, con il suo Parco Nazionale tra rocce in arenaria e vigneti.
Volendo si potrebbe continuare oltre, una volta giunti alla frontiera ceca, inoltrandosi nei sudeti, sulla strada verso Praga o fino a Špindlerův Mlýn, termine ufficiale della pista ciclabile dell’Elba.
Sarebbe possibile risalire anche alla fonte del fiume in mountain bike o a piedi, ma il nostro percorso ci ha portato a visitare il ponte di Bastei (Basteibrücke in tedesco), un luogo dell’anima che deve essere visitato una volta nella vita da tutti coloro che hanno cercato di comprendere meglio lo “Sturm und Drang” tedesco.
Il percorso ideale votato come il più bello dall’ADFC (Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club), il club ciclistico tedesco.
Da fare tutto d’un fiato rimanendo estasiati dai diversi paesaggi, o da fare in alcuni tratti, come il cammino di Santiago. L’unico consiglio è di percorrerlo risalendo il fiume, perché il vento del nord aiuta la percorrenza verso sud-est.
Perché scegliere la Elberadweg? L’Elba è il secondo fiume più lungo del paese e scorre sostanzialmente pianeggiante in tutto il suo tratto tedesco.
Questo rende piacevole il percorso ciclabile; inoltre questa strada è quasi esclusivamente dedicata ai ciclisti e separata dal traffico automobilistico.
Inoltre è ciclabile è asfaltata, ampia, ben segnalata e protetta per la sua percorrenza da una riserva naturale che la protegge dalle costruzioni edili.
Fino alla riunificazione per molti chilometri rappresentava il luogo di confine tra le due Germanie.
Torniamo a parlare delle città che possiamo toccare.
Da Cuxhaven, attraverso terreni agricoli e boschivi, dopo pochi chilometri si raggiunge Amburgo, una città a misura di bicicletta.
Dopo 435 km è possibile visitare la storica città di Magdeburgo, già sede imperiale e città fortificata di frontiera verso il mondo slavo e perfettamente conservata.
Altri 100 km oltre troviamo Wittemberg, meglio nota per essere stata la città in cui Martin Lutero, nel 1517 diede inizio a due rivoluzioni culturali, quella Protestante e l’affermazione definitiva della stampa.
Altri 130 km separano questa meta da un’altra città storica e d’arte della Germania: Dresda, la Firenze sull’Elba rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita alla perfezione.
A Dresda si è ormai nella Svizzera Sassone, praticamente al confine con la Repubblica Ceca e con i Sudeti, la catena montuosa al cui interno l’Elba disegna una profonda valle disegnando un’ansa che porta alla sua sorgente.
Qui abbiamo preferito risalire i luoghi di Caspar David Friedrich, che nella Svizzera Sassone, in particolare sul ponte di Bastei, ha trovato ispirazione per i suoi dipinti.
Il viaggiatore errante sul mare di nebbia rappresenta forse il punto più alto del romanticismo tedesco, una sublimazione dello spirito che si eleva dal suo struggimento interiore.
Il viaggiatore che osserva l’abisso di nebbia, che quasi si specchia in esso, rappresenta in qualche modo la condizione dell’uomo, alla continua ricerca di sé stesso e dell’armonia con la natura.
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